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Biblioteca Forteguerriana di Pistoia: LA SCUOLA IN MOSTRA - [http://www.amanuense.it/ForteguerrianaSite/fondi_forteguerriana.asp]



"364 quaderni scolastici, che costituiscono una testimonianza di vita vissuta nella scuola elementare fascista alla fine degli anni Venti".

dall'Introduzione di Marco Francini a [http://www.amanuense.it/ForteguerrianaSite/Scuola_in_mostra/intro_francini_1.asp]:

"Una mostra da conservare


L'idea di una mostra, che illustrasse le caratteristiche e gli aspetti fondamentali della realtà produttiva ed economica della Provincia di Pistoia dopo l'ingrandimento e l'integrazione della Val di Nievole nei suoi confini territoriali, avvenuta con RDL 8 gennaio 1928, n. 2, balenò nell'autunno di quello stesso anno, probabilmente quando furono definite le manifestazioni celebrative della marcia su Roma, mentre l'opinione pubblica pistoiese e il partito fascista si trovavano ancora sotto shock, in uno stato confusionale per l'improvvisa scomparsa del Federale L. Bozzi, morto per un fortuito incidente occorsogli in luglio durante un sopralluogo ai lavori di costruzione della Casa del Balilla in piazza S. Francesco. Per questo motivo la realizzazione del progetto di una mostra provinciale fu collegata all'inaugurazione della Casa del Balilla ed entrambe le iniziative furono iscritte nell'ambito dei festeggiamenti patronali del luglio 1929.

[...]

Lo scopo dichiarato della Prima Mostra Provinciale non fu, alla fine, quello di far conoscere i prodotti dell'economia locale, ma il complesso espositivo, che sarebbe restato aperto per due mesi, avrebbe dovuto creare un'immagine forte della nuova Provincia in tutte le sue ricchezze artistiche, paesaggistico-ambientali, turistiche, ecc., in tutte le sue risorse, anche umane.

[...]

La Mostra era articolata in Sezioni, che occuparono spazi su una vasta area adiacente a Piazza S. Francesco: si estendeva, infatti, dall'ex Convento da Sala alla Chiesa di S. Francesco, alla Casa del Balilla, per finire al Parterre. Un'appendice della Mostra – la Sezione d'Arte Sacra Antica e Moderna – era decentrata in alcune stanze del Palazzo di Giano.

[...]

L'ampiezza della Sezione dedicata alla scuola – per le implicazioni culturali, che si è cercato di mettere in evidenza – la validità dei documenti esposti e la loro presumibile durata nel tempo – per la natura meno caduca dei loro messaggi e la minore deteriorabilità – indussero le autorità scolastiche a non smembrare né distruggere i materiali. Pensarono allora e decisero sùbito di effettuarne il deposito conservativo presso la Biblioteca Forteguerriana: tanto più che era tramontata l'idea di arrivare, finita l'esposizione, alla pubblicazione di un volume che ricordasse e salvasse la memoria dell'avvenimento. La decisione fu apprezzata dalla stampa locale, perché il deposito avrebbe permesso "agli studiosi" di condurre "nuove e più preziose ricerche in merito, trovando in esso [materiale della mostra didattica] già il cammino iniziato"."



Last updated the 22nd of February 2007.