They say about the project: Una radio, un web, una Regione. Da più di un secolo la fotografia è uno strumento di grande efficacia nel fissare la memoria dei fatti e dei vissuti. Possediamo collezioni fotografiche importanti, sulle quali istituzioni di ricerca e documentazione hanno lavorato e lavorano. È un dato, tuttavia, che vi sia una grande collezione non ancora disponibile: è quella depositata negli archivi personali, appartenenti alle centinaia di migliaia di famiglie che occupano un dato territorio .... Il nostro progetto vuole recuperare e rendere visibile tale patrimonio. Ed è rivolto a una Regione: la Lombardia. Due media ne sono il supporto: una radio (Radio Popolare, 107,600 Megahertz, con la trasmissione in onda tutte le domeniche dalle 11,40 alle 12,30) e un sito Internet, URL (www.url.it). Il titolo del progetto è Muvi, acronimo di Museo Virtuale. Le modalità di realizzazione del progetto, le sue caratteristiche e il senso dell'operazione dal punto di vista dell'uso degli strumenti multimediali, sono contenuti nei seguenti punti. Il materiale fotografico raccolto non potrebbe essere esposto in un museo "reale", cioè un edificio. Migliaia di immagini, spesso di dimensioni ridotte, non sono fruibili se disposte su delle pareti. Il museo virtuale, quindi, è l'unica concreta possibilità di perlustrazione del materiale stesso. Il ruolo svolto dalla radio (una radio come Radio popolare che, tradizionalmente, mantiene un rapporto molto partecipato, interattivo, "caldo", con un pubblico ampio) è parte essenziale del progetto. Si tratta di suscitare nella gente il senso - e il piacere - di partecipare alla costruzione di una memoria collettiva che è veramente la "loro memoria". La raccolta progressiva del materiale (immagini che, lo segnaliamo a questo punto, si inviterà ad accompagnare con brevi racconti di ogni eventuale storia connessa) sarà seguita da trasmissioni periodiche nelle quali la memoria si tradurrà in voci. Contributi di chi, avendo inviato le proprie fotografie, vorrà "raccontarle", e di coloro che, vedendole in rete, troverà molteplici ragioni per aggiungere particolari e quindi proprie storie. Nei suoi fondamenti la nostra iniziativa si inserisce anche in quella difficile ricerca di strumenti e proposte che, mentre valorizzano le identità culturali e territoriali, allo stesso tempo mirano a sviluppare i valori della convivenza civile e solidale fra le differenze...."